Tour #10
Divine Swiss Classics
11-17 novembre 2024
FESTEGGIATE CON LA SWISS ORCHESTRA NEL NOVEMBRE 2024!
10° TOUR DI CONCERTI SVIZZERI + 5° ANNIVERSARIO DEL PALCO
Swiss Orchestra
Lena-Lisa Wüstendörfer, direzione
Teo Gheorghiu, piano
Il concerto del 13 novembre 2024 a Zurigo sarà registrato da SRF 2 Kultur e trasmesso giovedì 26 dicembre 2024 alle 20.00 nel programma «Im Konzertsaal». Il tutto sarà poi disponibile per l’ascolto nell’app «Play SRF».
Programma
Friedrich Theodor Fröhlich (1803 Brugg – 1836 Aarau)
Ouverture per la tragedia Konradin di Konrad Adolf Dyhrn
Ludwig van Beethoven (1770–1827)
Concerto per pianoforte n. 3 do minore op. 37
Helena Winkelman (* 1974 Schaffhausen)
Tree Talk per 2 violoncelli e orchestra d’archi
Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791)
Sinfonia KV 551 do maggiore (“Jupiter”)
È evidente che la musica è fatta di note. Il fulcro di questo concerto è la più comune e forse anche la più banale: il do, tasto centrale di ogni tastiera, nonché punto di confine naturale della nostra scala tonale (do2–do5). Il do maggiore è una tonalità spesso percepita in termini di serenità, chiarezza, leggerezza e universalità, associata a felicità, gioia e ottimismo. Quindi non sorprende che la Sinfonia do maggiore, la più amata e famosa di Mozart, sia stata poi denominata “Jupiter”: da una parte per l’aura maestosa e sontuosa della musica, dall’altra perché fu l’ultima sinfonia composta da Mozart. La storiografia musicale ha spiegato (o trasfigurato) quest’opera ritenendola il coronamento del sinfonismo mozartiano e le ha attribuito una perfezione divina definendola fulgida e radiosa.
Anche il Concerto per pianoforte n. 3 di Beethoven si conclude in un sereno do maggiore, sebbene la tonalità predominante dell’opera sia il do minore, spesso associato a un umore serio e cupo. Ciò conferisce alla musica un’atmosfera caratterizzata da tristezza, riflessività e intensità drammatica, che tuttavia sprigiona forza e potenza. Modello per la scelta di questa tonalità contrapposta al luminoso do maggiore potrebbe essere stato Mozart, il cui Concerto per pianoforte KV 491 molto apprezzato da Beethoven era appunto in do minore.
Ispirata dall’idea che gli alberi possano comunicare fra loro, con Tree Talk Helena Winkelman ha creato un brano che cerca di tradurre in musica la relazione di queste piante con la natura che le circonda: come l’albero si sente esposto al susseguirsi delle stagioni, così nel pezzo di Winkelman timbri e moti cambiano nel gioco degli armonici. Con le loro corde vuote, i violoncelli solisti sembrano dilatare lo spazio armonico: non c’è una tonalità fondamentale, ma una cangiante mutevolezza del suono. Invece l’Ouverture per la tragedia Konradin di Konrad Adolf Dyhrn del compositore Friedrich Theodor Fröhlich rimette al centro il do minore e nell’interazione con le altre opere mostra la varietà ed espressività della musica. Partendo dalla tonica do si dispiegano spazi musicali che riescono a suscitare i sentimenti più svariati: dalla tristezza malinconica alla gioia raggiante.
—
Teo Gheorghiu gode di particolare popolarità in Svizzera e negli ultimi anni si è fatto un nome a livello internazionale. La rivista Piano News lo ha descritto recentemente come un “pianista favoloso, maturo e intelligente”. Debuttò a 12 anni con il Concerto per pianoforte di Schumann nella Tonhalle di Zurigo. Da allora ha costruito un repertorio variegato e si è esibito con orchestre come la Royal Philharmonic, Pittsburgh Symphony, Orquesta Sinfónica de Bilbao, Danish National Symphony, Orchestra Sinfonica Čajkovskij di Mosca e Tonhalle-Orchester di Zurigo. Collabora regolarmente con l’Orchestra da camera di Zurigo e il Collegio musicale di Winterthur. Ha tenuto recital solistici in tutte le grandi città della Svizzera, ma anche a Londra (Wigmore Hall), Amburgo (Elbphilharmonie), Tokyo (Suntory Hall), Milano (Società del Quartetto), Santiago e poi al Festival di Beethoven a Bonn, al Festival di Dvořák a Praga, al Louvre, nonché ai festival di Bucarest, Gstaad, Verbier, Lucerna e Meclemburgo-Pomerania. Nel 2020 l’etichetta Claves e Teo Gheorghiu hanno dato inizio a una collaborazione a lungo termine. Il primo CD dal titolo Duende ha ricevuto un’accoglienza entusiastica da pubblico e stampa.
Nato nel 1992, Teo Gheorghiu è di origine rumena e ha la doppia cittadinanza canadese e svizzera. Nel 2004 vinse il primo premio al Concorso internazionale di San Marino e l’anno dopo il primo premio al Concorso pianistico internazionale Franz Liszt di Weimar. Nel 2010, al Festival di Beethoven di Bonn, gli è stato conferito il Beethoven-Ring (anello di Beethoven). Dopo aver trascorso gran parte della sua vita a Londra, dove ha studiato con Hamish Milne, oggi vive di nuovo in Svizzera.
—